Questa esperienza teatrale è una di quelle che ti cambia per sempre. Cert’è se ami il teatro e riesci a darti il tempo di capire la sua complessità ne esci con una indubbia curiosità ed una sana dipendenza. Io e Marco siamo a quota 5 ed ogni volta mi capita di capire qualcosa in più dell’antologico @lucianomelchionna, il #papi di questo #bordello dell’arte. Ablie miscelatore di stili e forme, di spazi e di vedute ha strutturato un poliforme, multidirezionale spettacolo che ha il sapore dell’epica. La musica addolcisce, ritempra, prepara e medica. La parola invita, ammalia, conduce e poi ti sferza l’anima e la coscienza. Un polutropos di attuali monologhi in cui si parla di sociale, di noi del nostro mondo delle nostre paure degli spettri del passato e del presente. L’agorà come luogo della catarsi della rigenerazione attraverso la “rivista” , rivisitata e corretta in chiave attuale da una band musicale raffinata, colta, popolare e rock. Napoli trasuda ovunque in questo spettavolo e la napoletanità è in Melchionna, il quale è riuscito ad essere amato dai miei amici di 13 anni e dai miei genitori di ultra 80 anni. Dignità è un luogo Autonomo, vive di luce propria ed illumina la collina del vomero e di una fortezza del XV secolo che diviene una enclave culturale alla mercè di chiunque, decida di essere un cpitalista dell’arte e della conoscenza, un bordello di bellezza senza tempo. Per una volta non compriamo corpi sessuali su onlifà ma emozioni, conoscenze e umanità sconfinate di un cast di tutto rispetto e di grande valore artistico. Penso che tornerò e porterò quanti più amici ed amiche possibili, perchè il bello è li bene rappresentato come la bravura, dunque se qulche persona avesse dubbi, è li la Kalogagathia. ( spero si scriva così)



























